Dopo un primo tempo da encefalogramma piatto, i gialloblù si svegliano dal coma e “abbattono” il Visconti con un poker di gol
di Fiorenzo Dosso
Il Cesano si lascia alle spalle il k.o. di Robecco sul Naviglio, scaccia le paturnie mentali ad esso collegate e si ripropone come unica antagonista della capolista (il Romano Banco, fino a qualche settimana fa terzo incomodo è ora scivolato a 10 punti dalla vetta) rifilando un netto 4-0 al malcapitato Visconti.
Le scorie
Eppure le scorie e le paure lasciate dalla sconfitta nello scontro al vertice di sette giorni prima hanno pesato – psicologicamente, fisicamente, complessivamente – per tutto un primo tempo contratto, nervoso, difficile non tanto per le gambe quanto per la testa. Che, anche nel calcio, è molta parte del tutto.
Encefalogramma piatto
Mister Imbriaco aveva cambiato, per infortuni, squalifiche, influenze, scelte tecniche e … necessità di dare un corroborante scossone, ben 6 elementi rispetto all’undici iniziale della domenica precedente. Ma i 45’ iniziali hanno fatto registrare il classico encefalogramma piatto. E gli ospiti sono andati al riposo senza aver corso quei pericoli che invece avevano messo in debito conto.
Bis di Iacuaniello
Quando il divario tra le due antagoniste, però, è decisamente netto basta una scintilla per accenderlo: nella ripresa i gialloblù hanno cambiato decisamente e prepotentemente marcia ed in poco più di mezz’ora la partita è passata in archivio. Doppietta di Iacuaniello (con questi sono 16 in stagione), firma di Savino (9 il suo score complessivo), poker di Valli, al primo centro in campionato, e parecchie altre palle-gol create. A testimoniare di un morale ritrovato e rinfrancato.
Il filotto
Nella rincorsa al Concordia, il Cesano – adesso – si augura di ripetere il filotto del girone di andata quando proprio il match con il Visconti diede il là alla magnifica serie di nove vittorie consecutive. Meglio, però, concentrarsi solo su una gara alla volta: domenica si resta al Bruno Cereda per incontrare lo Sporting Abbiategrasso e confermare di essere mentalmente pronti per la lunga volata finale.
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