Ieri, alle prime ore del mattino, i carabinieri di Corsico, su disposizione del pubblico ministero di turno, hanno denunciato a piede libero un 28enne marocchino, residente in città. Si tratta di un nullafacente, con precedenti penali per guida in stato di ebrezza, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. L’accusa nei suoi confronti è: maltrattamenti in famiglia e di lesioni personali gravi. Avrebbe colpito a calci e pugni la sua compagna e le avrebbe sbattuto la testa contro il muro.
Poche ore prima, attorno alle tre di notte, i militari erano intervenuti, dopo una segnalazione al 112, per una lite in famiglia. Giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato la compagna dell’uomo distesa sul pianerottolo dell’abitazione. La donna aveva evidenti segni di violenza sul volto e si trovava in stato confusionale. Richiesto l’intervento del 118, la donna è stata trasportata in codice giallo all’ospedale “San Paolo”.
Dopo essere stata visitata dai sanitari del nosocomio milanese, è stata dimessa, alcune ore dopo, con una prognosi clinica di 21 giorni. La diagnosi? “Trauma cranico commotivo con ferita del volto, e tumefazione ed ecchimosi sopraccigliare destra”.
In base alla denuncia/querela da parte della donna è emerso che la lite era scaturita per futili motivi dovuti all’ ubriachezza dell’uomo che l’aveva ripetutamente colpita con pugni e calci, sbattuto la testa contro il muro ed inoltre afferrata per il collo. Solo dopo aver subito numerosi colpi, la donna è riuscita a divincolarsi, raggiungere il pianerottolo e a chiedere aiuto.
Dalle sue dichiarazioni si è scoperto che l’uomo non era nuovo a violenze. Erano iniziate nel novembre del 2019 quando l’aveva colpita con un oggetto di vetro causandole una ferita lacero-contusa, poi nel giugno 2020 dopo un’ulteriore lite In questa occasione, il marocchino aveva danneggiato l’interno dell’abitazione. Si tratta di tutti fatti, questi, da lei mai denunciati per paura di ritorsioni da parte del compagno.