venerdì - 19 Aprile 2024
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Elezioni, parla Lo Presti: “Ad Assago manca soprattutto la democrazia”

Intervista al candidato  sindaco del M5S: “Il centrodestra controlla tutto, minoranze annullate. Bandi illegittimi denunciati in Procura, le scuole cadono a pezzi”

Cinquantanni, sposato, tre figli, architetto libero professionista, Maurizio Lo Presti è attivista del Movimento 5 Stelle da sempre, “da quando per veicolare certe idee c’era solo il blog di Grillo” precisa. Consigliere comunale uscente, è candidato a sindaco di Assago. Ha l’hobby della corsa. Si vede e si sente, anche nell’intervista.

Lei è contro centrodestra e centrosinistra che ad Assago hanno fatto il bello e il cattivo tempo. Una bella sfida.
“E’ difficile, perché ad Assago c’è una situazione molto particolare, le minoranze non contano nulla. Purtroppo non c’è la possibilità di ricevere in tempo la documentazione per potersi preparare ai Consigli comunali, nel senso che spesso arrivano soltanto quattro giorni prima della data di convocazione. Non è possibile videoregistrare le sedute. Sembrano cose da poco, ma in realtà creano una situazione particolare. In questi cinque anni ho imparato cosa vuol dire essere consigliere comunale e cosa vuol dire avere il controllo che ha la maggioranza. La maggioranza governa questo territorio perché lo controlla a 360 gradi.”

Parole forti…

“Qui ad Assago esistono dei piccoli centri di potere. Faccio degli esempi: quello degli anziani, della scuola, eccetera, perché dentro ci sono non soltanto gli uomini del centrodestra, ma anche i parenti.”

In una città di soli 9mila abitanti è facile avere amici e parenti, forse qualcuno si candida in liste contrapposte e cerca di pescare voti nello stesso bacino.
“Beh, diciamo che è più facile, ma non deve essere la regola. Se uno controlla tutto e in più impedisce la divulgazione delle informazioni, questa non si chiama più repubblica democratica.”

Strano che non sia possibile seguire i lavori del Consiglio comunale in video. E’ concesso dappertutto, proprio per consentire a chiunque di vederli in diretta o in differita.
“E’ proprio così. Viene vietato dal regolamento interno. A nulla sono valse le diverse mozioni e interrogazioni che abbiamo presentato. Come se ciò che fanno e dicono i consiglieri comunali non debba uscire dal palazzo. In base a un’altra norma che neanche esiste sul regolamento, non è possibile discutere di interrogazioni e discussioni perché loro decidono se è di carattere tecnico o di carattere politico. Quindi, quando non vogliono che si discuta affermano che è di carattere tecnico. Risultato? In Consiglio comunale si parla del nulla, non esiste il confronto. Tornando, pertanto, alla prima domanda: se ci fosse più democrazia, la campagna elettorale si svolgerebbe alla pari. Così non è. Qui non si riesce a fare opposizione.”

Quali critiche muovete al sindaco uscente? Musella sarà comunque nella squadra assessoriale di Lara Carano…
“Musella gode del favore dei giornali, spiace dirlo. In questi anni ho denunciato molte cose, ma non hanno avuto eco. Per esempio, sono stati banditi appalti senza il rispetto del codice in materia. Per intenderci: quattro imprese partecipanti, anziché cinque. E le quattro invitate, in realtà erano due perché coincidevano il numero di telefono, la sede e così via. Tant’è che di fronte alle mie insistenze, hanno dovuto annullare il bando.”

Ha denunciato questi fatti alla Procura?

“Certamente. Ma le pare normale che il campo di baseball, sia pure senza scopo di lucro, è stato assegnato senza alcun bando al fratello dell’assessore Burgazzi? Questa è mancanza totale del rispetto della legalità. Quanto meno è inopportuno sotto il profilo etico. Se la Rajo Baseball doveva pagare un contributo annuale e le ricevute di pagamento che mi hanno fatto vedere avevano la data successiva alla mia richiesta, significa che i controlli non sono stati effettuati. Non è un caso che nel nostro programma parliamo del “ripristino della legalità”. In Consiglio comunale sono stato espulso diverse volte, perché sono un uomo libero, mi documento e do fastidio. Non lavoro ad Assago, non ho interessi di parte. Mi hanno minacciato di querela varie volte e ogni volto ho risposto: fate pure. Non hanno proseguito.”

Le sue sono accuse velate anche a Lara Carano e Roberta Vieri…
“Sono state sedute intorno al Consiglio comunale e hanno fatto orecchie da mercante. Nessuna di loro è venuta a chiedermi: “Lo Presti, sei impazzito?”. Oppure: “C’è un minimo di fondamento nelle cose che dici?” Nessuna. Perché tutti quanti ascoltano quello che dice Musella. Questa è la realtà.”

Sembra che Assago sia una cittadina con pochi problemi.
“E’ una cittadina ricca perché grazie alle aree commerciali, su un bilancio di circa 20 milioni, 9 arrivano da lì. Quindi, significa che senza fare nulla il Comune ha già le casse piene. Il problema, semmai, è come si spendono i soldi. Musella ha puntato sull’immagine. Mio figlio frequenta la scuola Secondaria ma non ad Assago. Perché? Le strutture non sono buone. Nella scuola dell’Infanzia quando piove mettono i secchielli per raccogliere l’acqua. Io sono cresciuto in un quartiere popolare, tuttavia non mi è mai accaduta una cosa simile. Siamo in una realtà dove il reddito medio è di gran lunga più alto rispetto alla media, però piove dentro le aule. Significa che l’amministrazione comunale non organizza la manutenzione al meglio. L’altro anno, nella scuola Primaria è caduto il contro soffitto. Una cosa inaudita. Musella si è preoccupato di permettere l’edificazione tramite una variante urbanistica, consentendo l’ingresso di nuovi residenti. Ma si è dimenticato di rendere sicure e idonee le strutture dei servizi, come quelli scolastici. La conseguenza? A un certo punto non ci sono state aule sufficienti, per cui hanno trasformato la biblioteca comunale in un’aula, con disagi notevoli perché alcuni bambini hanno sofferto di allergie per la presenza di polvere tra gli scaffali dei libri, che poi sono stati spostati a spese delle famiglie.”

Qual è secondo lei la situazione delle rogge?
“Lì nel 2016 abbiamo avuto problemi legati alla salmonella. Musella aveva l’obbligo di avvertire la popolazione, non come ha fatto alla pagina 5 del sito del Comune di Milano. Perché nelle rogge vanno pescatori e bambini a giocare. L’ex sindaco mi ha accusato di procurato allarme. Ma quando mai? E’ lui che in quanto responsabile della salute pubblica doveva avvertire i concittadini del pericolo in maniera chiara. Ho fatto degli eventi goliardici per sensibilizzare la popolazione, tipo “la pesca alla salmonella”. La gestione delle rogge è affidata agli agricoltori. Alcune porzioni scaricano nelle fognatura, a causa del mancato controllo di aziende della zona. C’è un danno ambientale evidente. Ho proposto ai colleghi consiglieri di andare a denunciare la situazione in Procura. Nessuno è voluto venire con me.”

Tante cose da contestare, mi pare di capire…
“Si spiega anche il perché Musella abbia candidato Lara Carano”.

E’ presidente del Consiglio comunale uscente.
“E’ anche la sorella del genero.”

Lei viene eletto e fa subito tre cose. Quali?
“Cambiamo il regolamento del Consiglio comunale per dare la giusta importanza alle minoranze. Istituisco le commissioni consiliari anche se non sono obbligatorie in una città sotto i 10mila abitanti. Istituisco i quattro consigli di zona, una per ogni contrada, con a capo un referente. Io voglio essere il sindaco di tutti. Se guardate al mio programma, è di sole dieci pagine, gli altri di trenta, con tante promesse ovviamente irrealizzabili.” 

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