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Evviva: trovata una casa alla mamma con due bambini che stava per finire in mezzo alla strada

Individuato, con l’aiuto della Caritas di Cesano Boscone, un appartamentino dove madre e figli potranno vivere

Cesano-BosconeÈ stato un lavoro di squadra. pocketnews.it ha lanciato l’allarme pubblicando nei giorni scorsi un articolo sulla drammaticità della situazione, sindaco e Caritas di Cesano Boscone hanno fatto il resto. Finalmente è stato trovato un tetto a Raffaella Petrachi, 31 anni, mamma di due bimbi di 6 anni e di 2 anni, Asia e David, che dal 15 gennaio correva il rischio di ritrovarsi in mezzo alla strada (leggi qui).

Dopo aver trascorso due notti in un albergo della città, pagate da una benefattrice, ieri sera per la famiglia cesanese è arrivata la soluzione. È, però, temporanea. L’alloggio è stato messo a disposizione dalla proprietaria di un appartamentino ubicato in via De Amicis, a Cesano Boscone. L’immobile è in vendita e sino a quando non sarà venduto (in luglio) potrà essere utilizzato da Raffaella Petrachi e dai suoi figli.

barcelo agenzia di viaggiiDomani pomeriggio è in programma un incontro per la firma del contratto. Alla riunione parteciperanno i responsabili della Caritas della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, garanti del rispetto dell’accordo, e il direttore dei servizi sociali del comune. “Sento il bisogno – ha detto Raffaella Petrachi a pocketnews.it – di ringraziare tutti coloro che hanno dato il loro contributo e a coloro che hanno espresso la propria solidarietà nei miei confronti e nei confronti dei miei figli. Non sapere se potevano dormire al caldo con un tetto sulla testa mi stava facendo impazzire”.

“Si tratta di una soluzione temporanea – ha confermato il sindaco di Cesano, Simone Negri – e la signora Petrachi ne è consapevole. Mi auguro che in prospettiva il problema non si ripresenti. Cercheremo di trovare una soluzione definitiva ma con la ripresa degli sfratti, a fine pandemia, potrebbero verificarsi altre situazioni simili”.

Noi amministratori locali – ha concluso il sindaco – abbiamo le mani legate dalla legge regionale che destina alla popolazione indigente solo il 20 per cento delle case di edilizia popolare. I numeri, in questa categoria di bisognosi sono troppo alti e non si dove andremo a finire”.

 

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