La partita ha sancito la vendetta di Gianluca Imbriaco, attuale mister del Cesano che l’anno scorso sedeva sulla panchina del Corsico, dalla quale fu sollevato (licenziato) a metà stagione
di Fiorenzo Dosso
La vendetta, si sa è un piatto che si consuma a freddo. E ieri, freddo e pioggia l’hanno fatta da padroni durante il derby Corsico-Cesano giocato sul campo di Viale Liberazione. La vendetta l’ha consumata Gianluca Imbriaco, attuale mister del Cesano che l’anno scorso sedeva sulla panchina del Corsico, dalla quale fu sollevato (licenziato) a metà stagione.
La conferma
Il luogo comune vuole che ‘il derby è una partita a parte, una storia a sé ed invece quello di ieri all’Enrico Fermi ha confermato tutto, ma proprio tutto, quello che la stagione sta dicendo sinora: Cesano corrazzata inaffondabile, Corsico deludente barchetta in balìa delle onde.
Doctor Jekyll / Mister Hyde
I gialloblù si impongono col più classico dei risultati e proseguono la marcia da lanciatissima capolista verso “un obiettivo importante” per usare la definizione di mister Imbriaco (che ieri, appunto, si è gustato il sottile piacere delle vendetta dopo il polemico esonero della scorsa stagione da parte della società di Viale della Liberazione), i granata si leccano le ferite chiedendosi smarriti il perché della metamorfosi in stile Doctor Jekyll / Mister Hyde tra una esaltante Coppa Lombardia (unica milanese ad aver raggiunto gli ottavi di finale) ed un deludentissimo campionato.
La coppia del gol
Su un terreno ai limiti della praticabilità gli ospiti impongono sin da subito ritmo, piglio, autorevolezza e forza di un gruppo coeso dominando e costruendo ottime opportunità. Del tutto logico, in tale contesto, il vantaggio al minuto 35: assist di Savino, colpo di testa vincente del solito Iacuaniello.
Il ko
Ed il gancio del k.o. arriva, puntualissimo e terribile, appena un paio di minuti più tardi: Croce si procura un calcio di rigore, l’implacabile bomber firma la personale doppietta dagli undici metri. Colpiti ed affondati, i padroni di casa rischiano il definitivo tracollo poco prima dell’intervallo e nella ripresa fanno leva almeno su un briciolo di orgoglio alzando un po’ il baricentro ma non vanno oltre alcune conclusioni dalla distanza sulle quali fa sempre buona guardia l’attento Burchielli.
Sette sconfitte sette
Il dirimpettaio Procacci viene invece graziato un paio di volte da Paggiarin. Il punteggio non cambia e ripropone due condizioni fisiche, psicologiche e tecniche diametralmente opposte: il Cesano (importante il rientro dopo un mese e mezzo di Antonio Tedesco) vola, il Corsico (sette sconfitte in undici turni sono un’enormità su cui mister Fantini deve riflettere) arranca.
Operazione Orione
I gialloblù – che domenica ospiteranno la giovane incostanza dell’Orione – sono pronti per lo sprint che assegnerà il titolo di campione d’inverno; il Corsico – atteso nel prossimo turno dalla insidiosa trasferta ad Abbiategrasso – deve subito ritrovare l’entusiasmo della Coppa per non andare incontro ad inutili e pericolose cadute verso la parte troppo bassa della classifica.
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