mercoledì - 24 Aprile 2024
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La morte della scuola, ma ad ucciderla non è stato il covid!

Accorata lettera aperta di alcuni genitori di alunni che frequentano la scuola di Quinto Stampi a Rozzano

Buonasera,

allego alla presente una lettera pensata e condivisa con alcuni genitori della scuola dei miei figli sita a Quinto Stampi -Rozzano. L’intento della lettera è quello di farci ascoltare perché si possa comprendere quanto sia difficile subire la situazione scuola, in questo periodo di grande difficoltà, sia per i nostri figli che per noi genitori. Sappiamo bene che il disagio descritto nella  lettera non si riferisce solo al nostro istituto, ma a tutta la scuola italiana. La scuola formerà i cittadini e le cittadine di domani, così come è garantito dalla nostra costituzione; purtroppo la sensazione però è che in questo momento la scuola non sia una priorità. La nostra è sicuramente una flebile voce, ma confidiamo in una riposta che dia seguito alla volontà di trovare soluzioni rapide.

Cordialmente,

Ilaria Nuzzi

La morte della scuola, ma ad ucciderla non è stato il covid!

La scuola ha riaperto i battenti il 14 settembre: ragazzi e bambini sono rientrati in sicurezza tra i banchi grazie alla volontà e alla fatica di dirigenti, docenti e personale ATA che pur sotto organico, hanno fatto il possibile e l’impossibile per fare suonare nuovamente la campanella, ma soprattutto grazie alla pazienza di noi genitori!

Le istituzioni non fanno altro che proclamare soluzioni per andare incontro alle esigenze delle famiglie, proclami che hanno il sapore di propaganda politica; le soluzioni proposte sembrano abbiano solo il fine di cercare soluzioni logistiche di mera sorveglianza e non si presta alcuna attenzione alla didattica ed ai bisogni dei più piccoli e dei più fragili.

In un anno particolare come questo, dove proprio i più piccoli ed i più fragili hanno pagato un prezzo altissimo rimanendo lontani dalla scuola per oltre sei mesi, sarebbe stato giusto pensare a loro: ai bambini e ragazzi che sono fortemente rallentati nella didattica ma anche ai più fragili lasciati senza sostegno!

I bambini e i ragazzi rappresentano il futuro del nostro Paese e la loro istruzione deve essere in cima alle priorità dell’agire politico e istituzionale; invece la nostra scuola ormai è paragonabile ad uno zoppo, senza bastone, che cerca di restare in equilibrio, ma non riesce assolutamente a camminare.

Il diritto all’istruzione dei nostri bambini e dei nostri ragazzi  è completamente annientato da mancanze pregresse, che non sono mai state sanate e che, con la riapertura e le nuove disposizioni, sono addirittura aumentate. Ormai la drammatica carenza di docenti, educatori e personale ausiliario costringe il poco personale presente alla sola sorveglianza delle classi, mettendo da parte il diritto all’istruzione sancito dalla nostra costituzione.

Questo modo di fare scuola è anticostituzionale: non c’è didattica, non è garantito il sostegno e l’inclusione  delle categorie più fragili; i docenti e tutto il personale scolastico lavorano in un clima di malcontento che si riversa sugli alunni e sulle loro famiglie.

Come genitori, dunque, chiediamo alle istituzioni di trovare una soluzione politica per una scuola che rispetti i diritti degli studenti, soprattutto di quelli più fragili, dei lavoratori della scuola e delle famiglie. I bambini e i ragazzi la loro parte l’hanno già fatta, privandosi del tempo e dello spazio a loro destinato!

Ora tocca agli ADULTI e A CHI CI GOVERNA fare la loro parte, con maturità e sensibilità soprattutto verso i più piccoli sinora dimenticati; con la speranza che le loro esigenze divengano prioritarie e che si investano con convinzione le necessarie risorse economiche e umane per restituire loro una realtà educativa alla loro altezza.

Come genitori chiediamo risposte concrete ADESSO, il tempo dell’attesa è ormai finito! Ci vogliono educatori ed insegnanti di sostegno che possano accompagnare per tutto l’anno I ragazzi con fragilità, anche a distanza qualora ce ne fosse bisogno; abbiamo bisogno di insegnanti ADESSO perchè I ragazzi hanno bisogno di loro!!

Come genitori chiediamo al nostro govrerno, alle istituzioni più vicine, comunali e provinciali, di  spogliarsi dei proclami, di fare squadra con il personale scolastico e con noi genitori per garantire ai nostri figli il diritto al futuro…. perchè la scuola non può e non deve essere un parcheggio, perchè la scuola sia realmente la loro vera fonte educativa!!

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2 Commenti

  1. E’ vero, i nostri ragazzi sono disorientati, cosi’ come i genitori, ricordatevi che il seme di adesso portera’ i frutti domani, quindi…. che futuro avranno i nostri figli e nipoti? Riflettete politici, anche voi Vete figli e nipoti….vogliamo che la SCUOLA sia valutata come una primissima PRIORITA’.

  2. Ciao Sono il genitore di un ragazzo con disabilità ora ha 17 anni .
    Dal giorno che ha iniziato ad andare a scuola sono passati 11 anni
    Non è cambiato assolutamente nulla.
    Io penso che chi ci governa non ha mai vissuto nella vita reale di noi cittadini a prescindere che ci sia una disabilità o no.
    Una delusione unica.
    Un abbraccio
    Antonio

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