I malviventi non disdegnavano estorsioni ai danni di commercianti della zona, ricettazioni, lesioni, furti e compravendita di armi. L’elenco delle rapine e il video dei “colpi”
Sono almeno otto le rapine contestate ai membri della banda finita agli arresti nell’operazione “Lavagna Pulita” condotta dal nucleo operativo del comando dei carabinieri di Corsico diretto dal Comandante Pasquale Puca e dal tenente Armando Laviola. In carcere sono finiti dieci pregiudicati che avevano eletto come loro base il quartiere Lavagna di Corsico.
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Non solo rapine a compro oro, istituti di credito, centri scommesse. La banda non disdegnava estorsioni ai danni di commercianti della zona, ricettazioni, lesioni, furti e compravendita di armi. Quattro dei membri si trovavano già nelle patrie galere perché coinvolti in altri procedimenti e altri reati, uno di loro è detenuto nelle galere spagnole.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano e hanno permesso di accertare che i dieci arrestati facevano “sistematico ricorso alla violenza fisica nei confronti delle vittime”. Il loro lavoro era meticoloso. Ogni colpo era organizzato scrupolosamente attraverso sopralluoghi negli esercizi commerciali con l’utilizzo di “finti clienti”, il posizionamento delle vedette e di autisti alla guida di auto pronte alla fuga, posizionate all’esterno dei locali.
I compiti erano distribuiti con precisione: alcuni indagati si occupavano di rubare autovetture da utilizzare durante le rapine. Altri erano delegati al procacciamento delle armi (pistole e fucili a canne mozze) e relative munizioni che venivano nascoste nelle nelle intercapedini di alcuni edifici del quartiere Lavagna.
Non contenti, alcuni membri della banda hanno ricattato, minacciato e intimidito il titolare di un panificio di Corsico, per ottenere, ogni giorno generi alimentari per tutti. Quattro degli arrestati sono stati colti in flagranza di rapina. Gli sono state sequestrate due pistole semiautomatiche e un fucile da caccia, armi cariche con colpo in canna, e recuperato circa 20mila euro, il bottino della stessa rapina.
Le indagini hanno consentito di contestare al gruppo otto rapine tentate o consumate. Si parte da quella del 24 giugno 2019, a Milano della Sala Slot in via Arnolfo di Cambio, che aveva fruttato 163mila euro. Si passa poi al 2 settembre 2019, a Cesano Boscone, alla filiale della banca Monte dei Paschi di Siena di via Roma 126, il 7 settembre 2019, a Cusago al centro scommesse “Punto Snai”, di viale Europa 28.
Il 19 settembre 2019, una puntatina a Vigevano alla Sala Slot “88 Game Room”, il 22 settembre 2019, a Milano, la Sala Slot in viale Monza, il 26 settembre 2019, sempre a Milano, al negozio “Compro Oro” in viale Rubens il 26 settembre 2019a Milano, alla Sala Slot “Gold Game” in via Monte Generoso, e infine il 6 ottobre 2019, a Magenta, alla Sala Slot “Zeta Game”, che ha garantito un bottino di 20mila euro.
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