venerdì - 29 Marzo 2024
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Palio della discordia, la guerra per la gestione del comitato organizzatore

Le schermaglie elettorali tra Roberta Vieri e Lara Carano candidate sindaco ad Assago continuano con scambi di accuse sull’utilizzo dello stemma del comune

La settimana scorsa, pocketnews.it aveva pubblicato un articolo dal titolo “il mistero del Palio perduto” riferendosi al palio di Assago, che quest’anno avrebbe celebrato la decima edizione (leggi qui). Più che un mistero qui si tratta di una guerra, una guerra vera e propria per la gestione della manifestazione sottratta a chi poteva rappresentare un pericolo dal punto di vista politico. E se da una parte si attacca sulla “possibile non imparzialità” di Irene Nicolò  e i vecchi capicontrada nella gestione della manifestazione, dall’altra si risponde con l’accusa di utilizzare lo stemma del comune in modo improprio.

Pericolo Nicolò

Nel caso del Palio, per la Carano, Musella e compagnia bella, il pericolo era rappresentato dalla presidente del comitato organizzatore, Irene Nicolò e i quattro capocontrada (della Rana, dell’Ape, del Gallo e del Cavallo) riconfermati, in un’assemblea pubblica, solo lo scorso marzo, ed esautorati nell’approssimarsi dell’appuntamento elettorale.

Diritto di replica?

Lo conferma un comunicato inviato dall’assessore Donatella Santagostino alla nostra redazione. Appellandosi al “diritto di replica”  ha scritto: “”La motivazione per cui quest’anno il Palio è stato sostituito dalla “Festa delle Contrade” scaturisce dalla necessità di rispettare il regolamento che prevede vi sia per il Palio un presidente e quattro capicontrada, i quali improntino il loro agire a principio di imparzialità e trasparenza”. “Ciò purtroppo non si è verificato. – continua il documento – Avrei desiderato non dover parlare più di questa spiacevole vicenda, che ha messo in difficoltà me in quanto Assessore alle Manifestazioni e Tempo Libero e, nel contempo gli uffici preposti, per il fatto, che in poco tempo abbiamo dovuto riorganizzare la festa ormai consolidata da 10 anni e cara ai nostri cittadini”.

Profili Facebook

Perché i capicontrada e la presidente del Palio sarbbero stati rimossi? La chiave è presto rivelata: “Qualche giorno prima delle Energiadi, sul profilo whatapp e Facebook della signora Nicolò Irene compariva il simbolo della lista “Assago nel Cuore”, che testimonia esservi stata da parte della stessa il venir meno al dovere “di imparzialità e di trasparenza”, necessaria a garantire l’imparzialità della manifestazione”.

Dovere di imparzialità

“Infatti, – continua la Santagostino – i quattro capicontrada attuali e “tre dello staff della scorsa edizione” nonchè il responsabile dei giochi in oratorio sono tutti candidati nella medesima lista. In conclusione, ritengo con questa decisione di aver salvaguardato il dovere di imparzialità da parte dell’Amministrazione e da parte mia, in quanto Assessore alle Manifestazioni e Tempo Libero”.

Lo stemma dove lo metto?

Peccato che dal fronte opposto si sottolinei come l’amministrazione non sia poi così imparziale, visto l’articolo pubblicato sul sito della candidata Laura Carano, corredato da una foto con lo stemma del Comune di Assago. “Forse i meno esperti non capiranno la gravità di quanto accaduto – scrivono – , ma ci troviamo qui davanti a una situazione che viola gli articoli dello Statuto del Comune di Assago”. Statuto in cui si parla in modo chiaro dello Stemma, del Gonfalone e del Bollo Comunale, della loro conformazione e del loro utilizzo, senza lasciare spazio ad equivoci o fraintendimenti: “L’uso e la riproduzione di tali simboli per fini non istituzionali sono vietati”.

Uso elettorale?

Ed è proprio lo stemma comunale il protagonista indiscusso della foto che accompagna le parole di Lara Carano non solo sul suo sito ufficiale ma anche sulla pagina Facebook che porta il suo nome.  “La gravità del gesto – sottolinea Roberta Vieri – sta nel fatto che i cittadini meno informati o meno attenti possano facilmente confondere la comunicazione puramente legata a fini elettorali della candidata Lara Carano con una comunicazione ufficiale dell’Amministrazione Comunale”. E già, e adesso come la mettiamo?

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