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Rozzano, le Giornate Fai aprono le porte di casa Campi, l’ultimo “tipografo” italiano

Sono oltre 1000 i luoghi accessibili al pubblico per le Giornate Fai di primavera 2018, con oltre 50 mila volontari a far da ciceroni

di Antonio Casa

Il 24 e 25 marzo appuntamento da non perdere per i cultori della stampa di pregio. Nell’ambito della ventiseiesima edizione delle Giornate Fai di primavera, aprirà eccezionalmente al pubblico l’ultima tipografia in Italia a stampare con il Monotype. Si tratta della Campi di via Olona a Quinto de’ Stampi, frazione di Rozzano. Rodolfo Campi custodisce uno degli ultimi segreti dell’artigianato di altissima qualità che ha fatto grande il made in Italy.La sua storia coincide con quella della sua tipografia.

Il sistema Monotype

Come recita una nota sul sito aziendale, “l’unicità di questa realtà produttiva sta nel fatto di utilizzare ancora la tecnologia di stampa tipografica con composizione a caldo e sistema Monotype: la prima vera automazione del processo di composizione tipografica, che dal tempo dell’invenzione della stampa da parte di Gutenberg, fino alla seconda metà dell’Ottocento, era rimasto sostanzialmente invariato e richiedeva agli artigiani un enorme impiego di tempo e risorse.”

Cosa è una monotype?

Ha una tastiera con la quale il compositore digita il testo e ottiene delle strisce di carta perforate. Una macchina fonditrice  “interpreta” quelle strisce e le “traduce” nel singolo carattere tipografico. A questo punto un getto di piombo, bollente a oltre 380 gradi, crea la lettera, e poi la riga, la pagina. Alla fine, allineate sulla pagina,  ecco il testo, pronto a essere stampato.

Libri che fanno storia a sé

La tipografia Campi fu fondata nel 1898 a Milano per iniziativa del cavaliere Umberto Allegretti. Negli anni Trenta del secolo scorso venne rilevata dalla famiglia che ancora oggi accosta il proprio nome ad alcuni dei più raffinati progetti editoriali, spesso a tiratura limitata. “Qui il libro diventa un oggetto d’arte, è un piacere estetico sfogliarne le pagine, toccarne la carta cotone fatta a mano.”

Mille eventi in due giorni

Sono oltre 1000 i luoghi aperti al pubblico per le Giornate Fai di primavera 2018, con oltre 50 mila volontari a far da ciceroni e la campagna di raccolta fondi “Insieme cambiamo l’Italia”. In tutto, 400 località coinvolte in 20 regioni, con 250 luoghi di culto, 79 palazzi e ville, 32 castelli e 2 forti, 55 piccoli musei e biblioteche, 41 borghi in festa e ancora 24 parchi, 15 siti archeologici, 13 teatri, 4 zone militari e 30 accademie, 9 tra ferrovie, ex ospedali psichiatrici e isolette, più 44 biciclettate con la Fiab.

Arcivescovado e stadio

Tra gli altri siti da visitare, a Milano porte aperte all’Arcivescovado, dove Mussolini incontrò i partigiani e allo stadio Meazza, con possibilità di visita agli spogliatoi di Milan e Inter. “E’ la più importante festa italiana intorno al nostro patrimonio culturale, intorno cioè all’identità del nostro essere italiani” ha dichiarato il vice presidente del Fondo ambiente italiano, Marco Magnifico.

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