martedì - 23 Aprile 2024
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Sequestrati 16milioni di euro al re degli spacciatori milanesi

Secondo gli investigatori, dal 2007 al 2018, Cauchi avrebbe importato in Italia circa 3 tonnellate di hascisc all’anno provenienti dal Marocco per un valore di 2,5 milioni di euro ad anno

Vendeva la droga a Milano e nel suo hinterland, nascondeva i soldi dalle parti di Bari. È finalmente stata sottoscritta l’ordinanza con la quale la magistratura ha posto sotto sequestro più di 15 i milioni di Euro, suddivisi in banconote di piccolo taglio ritrovati lo scorso 6 giugno in un’intercapedine della casa del padre, più un fabbricato commerciale sito a Bisceglie, in provincia di Bari.

L’operazione era stata condotta dai poliziotti della Divisione Anticrimine della Questura di Milano, ai danni di Francesco Massimiliano Cauchi, noto esponente del narcotraffico milanese, considerato dalla forze dell’ordine un vero e proprio re degli spacciatori di Milano e del suo hinterland.

Il sequestro, deciso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano, ha preso spunto dall’operazione “Flashback” che ha riguardato un’associazione dedita al traffico di grandi quantitativi di hashish dal Marocco, riversati sul mercato della droga dell’hinterland milanese diretto, appunto, da Cauchi.

Il narcotrafficante, da anni attivo a Milano, aveva un reddito annuo di 13mila euro al lordo delle imposte ma aveva accumulato un ingente patrimonio occulto. Oltre ai 15,7 milioni di euro nascosti in una intercapedine a casa dei suoi genitori chiusi in 28 scatoloni, trovati dalla polizia lo scorso 6 giugno, gli  è stato sequestrato anche un capannone, vicino a Bisceglie, del valore di 300mila euro.

“Il soggetto è un narcotrafficante attivo a Milano con legami con le consorterie criminali calabresi e con il mondo della tifoseria organizzatadegli ultras del Milan – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa Alessandra Simone, dirigente divisione anticrimine Questura di Milano -. Ha gestito e acquisito fin dal 1993 un patrimonio, con lo smercio e traffico di sostanza stupefacente che avveniva con imbarcazioni di lusso dal Marocco e da altri Paesi fuori dall’Europa”.

Secondo gli investigatori, dal 2007 al 2018 Cauchi avrebbe importato in Italia circa 3 tonnellate di hascisc all’anno provenienti dal Marocco per un valore di 2,5 milioni di euro. La droga arrivava a bordo di imbarcazioni di lusso con skipper conniventi e poi veniva stoccata in box in affitto, nascosta in pareti di finto cartongesso.

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