La mozione è stata presentata durante l’ultimo Consiglio comunale ed è stata approvata all’unanimità ad eccezione del consigliere Stringaro che si è astenuto. Impegna il sindaco di Trezzano e la sua giunta a verificare la possibilità di offrire a titolo gratuito a chiunque ne abbia necessità (residente o operatore economico), una casella di posta elettronica certificata che possa servire alle comunicazioni tra Comune e residenti o tra comune e aziende presenti sul territorio.
Un’iniziativa che avrebbe due obiettivi. Il primo riguarda i costi per l’invio di raccomandate da e per il Comune, il secondo eviterebbe l’impiego di messi comunali per la notifica di qualunque atto amministrativo. La posta elettronica certificata o Pec, infatti, è un tipo particolare di posta elettronica che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore legale di una tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento, garantendo così la prova dell’invio e della consegna.
L’invio dei messaggi può avere costi inferiori a quello delle raccomandate. Il costo di una raccomandata cartacea tradizionale cresce in funzione del numero di pagine e del peso del plico, e il numero di comunicazioni inviate annualmente. Pagando una speciale tariffa al gestore Pec autorizzato, con un costo calcolato su base annuale, si può inviare un numero illimitato di messaggi.
Secondo il procuratore antimafia Nicola Gratteri, in Italia, ogni giorno circa 4mila (quattromila) carabinieri lavorano solo per consegnare le notifiche degli atti. Uno spreco di risorse che potrebbe essere impiegato il altri compiti. La mozione è stata presentata dal capogruppo del M5stelle, Villa Zina e, come detto, è stata approvata all’unanimità ad eccezione del consigliere Stringaro di “Trezzano con Fabio” che si è astenuto perché alla Pec preferisce lo Spid.