venerdì - 19 Aprile 2024
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Truffa dello specchietto, in manette fratello e sorella

Ieri sera agenti della polizia hanno arrestato due cittadini italiani, un uomo di 38 anni e una donna di 24 anni, per il reato di truffa aggravata in concorso

La notizia merita. Per come è nata e come si è dipanata. Ha la sequenza di un film. Si tratta invece di realtà. Ha inizio ieri sera, quando un ispettore di polizia libero dal servizio, mentre era in sosta con la propria vettura in via Novara, alla periferia ovest di Milano, ha notato una Toyota Yaris nera in sosta lungo la strada, con a bordo due persone sui sedili anteriori ed altre su quelli posteriori.

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Il poliziotto insospettitosi per l’atteggiamento del conducente, si è posto in osservazione per capire cosa stesse accadendo. Dopo alcuni minuti, la Yaris improvvisamente si è messa in marcia suonando il clacson per alcune decine di metri, fino ad affiancare una Renault Koleos, giunta in via  Via Chinotto angolo via delle Forze Armate, a qualche centinaio di metri dalla fermata della M1 di Primaticcio.
 
Qui, i conducenti delle auto hanno avuto un breve colloquio per poi dirigersi a bordo delle vetture verso un’area di sosta, in via Primaticcio, sempre seguite a vista dall’ispettore. A questo punto, il conducente della Yaris ha fatto scendere dall’auto l’occupante della Renault, un cittadino italiano di 75, e gli ha mostrato lo specchietto retrovisore esterno sinistro della propria auto, danneggiato, sostenendo che il danno sarebbe stato provocato dal precedente impatto con la sua Renault.

Nonostante le dichiarazioni d’innocenza dell’anziano, il truffatore ha chiesto che gli venisse pagato immediatamente il danno per non ricorrere alle assicurazioni, riuscendo a farsi dare dalla sua vittima 150 euro. Una volta intascato il denaro, il malvivente si è rimesso alla guida della sua auto e ha consegnato il denaro alla sorella seduta sul sedile posteriore. Il tutto sempre sotto lo sguardo dell’Ispettore di Polizia appostato poco distante.

Nonostante le precauzioni del poliziotto, il malvivente  si è accorto di essere stato scoperto e ha tentato di fuggire. L’ispettore ha iniziato a inseguirlo e ha chiamato la centrale operativa della Questura, che ha inviato rinforzi immediati. La fuga dei truffatori è terminata in via Novara all’altezza del civico 120.

All’interno della vettura, oltre ai due fratelli truffatori, c’erano anche la figlia minore della donna di appena 4 anni, l’anziana madre dei due e un ragazzo 15enne, estranei ai fatti. Durante la perquisizione, la sorella del truffatore ha tentato di spostare nel proprio portafogli due mazzi di banconote che aveva addosso.

I poliziotti hanno così sequestrato il denaro sottratto all’anziano, vittima della truffa, e le altre banconote in possesso per un totale di circa 1700 euro, verosimilmente frutto di altre truffe della coppia di fratelli  che sono stati arrestati per truffa aggravata in concorso e, per aver minacciato i poliziotti. Il denaro sottratto poco prima alla loro ultima vittima, è stato restituito al legittimo proprietario.

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