venerdì - 26 Aprile 2024
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Ballottaggio a Corsico: Forza Italia si spacca e rischia la scissione

Drammatica riunione quella tenutasi ieri sera tra i dirigenti, la segreteria degli azzurri e i loro alleati

Doveva essere la serata del chiarimento e della decisione finale su quale candidato alla carica di primo cittadino appoggiare. Invece è stata la serata dai lunghi coltelli. Forza Italia si è spaccata e se non interverranno fattori nuovi, corre il rischio di disgregarsi o di scindersi: il capolista alle amministrative  Fiore Cetrangolo e i suoi parenti (fratelli, nipoti e affini) da una parte, Roberto Mei, candidato sindaco, e i suoi dall’altra.

La serata è vissuta su diversi momenti di tensione. Cetrangolo ha cominciato con l’attaccare gli alleati del primo turno, Italia Viva e Popolari, accusandoli di non far parte di Forza Italia, di aver dato un contributo inesistente nelle urne, e che quindi la decisione su quale candidato sindaco appoggiare spettava e spetta solo agli iscritti del partito.  

A quel punto si è verificata la prima spaccatura. Addio alleanza elettorale, addio (almeno da parte di Cetrangolo e compagni) a Sergio Graffeo, ex sindaco Pd, assente ieri sera, sceso in campo al fianco di Roberto Mei nella competizione elettorale: alcuni suoi uomini hanno lasciato la riunione polemizzando sulla inaffidabilità dei dirigenti azzurri.

Poi è stata la volta di Roberto Mei. Che è andato allo scontro con Cetrangolo. Nel pomeriggio di ieri, Mei, che è anche segretario della sezione di Corsico di FI, era stato spiazzato dal comunicato fatto diffondere dal commissario provinciale Graziano Musella, con il quale lo stesso Musella invitava gli azzurri ad appoggiare Errante.  

Mei ha sottolineato come quello di Musella sia stato un colpo di mano in netto contrasto con le direttive del responsabile regionale Salini che nei giorni scorsi aveva negato l’appoggio di Forza Italia a esponenti del centrodestra nei comuni nei quali non era stato sottoscritto un accordo pre-elettorale. Non è la prima volta che capita: Musella e Salini sembrano far parte di due partiti diversi e quel che tesse uno, l’altro sbroglia.

Così, invece di discutere su ciò che ha offerto Errante a Forza Italia in cambio dell’appoggio al ballottaggio (un assessorato e la presidenza del consiglio comunale, in cambio dei voti e della partecipazione ai banchetti pre ballottaggio con bandiere e simbolo di Forza Italia), la serata è trascorsa con uno scambio di accuse incrociate.

Alla fine sei dirigenti con in testa Cetrangolo hanno dichiarato che appoggeranno Errante, gli altri con Mei in testa hanno sciolto ogni riserva e dato il via libera: libertà di coscienza per tutti, ovvero ognuno voti il candidato che preferisce. Questo sino a ieri sera.

Questa mattina, da parte di Roberto Mei è atteso un comunicato che dovrebbe ufficializzare la decisione. Resta un dubbio: il segretario cittadino è sottoposto a una serie di pressioni da parte di alcuni esponenti del centro destra, riuscirà a resistere? O le stesse pressioni (terza legge della dinamica stabilisce che a ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria) lo spingeranno tra le braccia di Stefano Ventura?

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