venerdì - 26 Aprile 2024
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“La cultura mafiosa si combatte a scuola”, Lepori presenta il suo piano per salvare Rozzano

Parla il presidente della prima commissione consiliare contro i fenomeni legati alla criminalità organizzata. “Là dove lo Stato è assente, i giovani diventano la prima manodopera delle organizzazioni malavitose”

Contrastare i fenomeni mafiosi e di corruzione, sensibilizzando la cittadinanza attraverso iniziative pubbliche di informazione e coinvolgendo le associazioni e le realtà locali con particolare attenzione al mondo della scuola. Con questo obiettivo è nata a Rozzano la prima commissione comunale antimafia, con il beneplacito dell’amministrazione Ferretti. è composta da 12 commissari, rappresentativi dei gruppi consiliari presenti in Consiglio comunale e ha l’obiettivo di promuovere sul territorio la cultura del giusto e della legalità. Presidente è stato eletto Vincenzo Lepori (M5s). 


Lei è stato eletto presidente della commissione consiliare antimafia per la promozione della legalità e del contrasto alla corruzione di Rozzano. Con quali propositi?


“Il discorso sull’antimafia faceva parte del nostro programma elettorale (Vincenzo Lepori nel 2019 è stato candidato a sindaco del M5s, ndr) e delle altre forze politiche che si sono presentate alle elezioni amministrative dell’anno scorso. Si sente la necessità di avere un organo politico di controllo che dia all’amministrazione gli strumenti su come procedere su determinati argomenti. La commissione non deve sostituirsi a quelli che sono gli organi inquirenti, ma svolge la sua attività sul fronte culturale, destinato a scuole e cittadinanza, con una programmazione di lunga durata. Fra circa 20 giorni torneremo a riunirci in streaming per la seconda seduta, dopo quella in cui sono stati nominati i dodici componenti.”


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 Quale sarà l’ordine del giorno?


“Lì presenterò tutta la documentazione pervenutaci dalla Commissione regionale antimafia e destinata a tutti i comuni della Lombardia. Proporrò un documento di indirizzo e, al tempo stesso, di informazione che fa il punto della situazione della criminalità organizzata. Nel documento saranno inserite le linee guida della nostra commissione consiliare per i prossimi anni.”


Qual è la situazione del fenomeno della criminalità organizzata nel rozzanese?


“I componenti della Commisione saranno informati nelle prossime riunioni sulla situazione rozzanese da parte della Commissione Regionale Antimafia. La criminalità organizzata non è un fenomeno che è presente soltanto a Rozzano, ma in tutto il milanese e nel resto della Lombardia, purtroppo.”


Il riciclaggio di denaro sporco, come più volte scoperto dagli organi inquirenti e di giustizia sembra evidente…


“Immagino di sì. Saremo più precisi dopo i primi incontri.”


Occorrerà mettere in campo azioni di prevenzione.


“Certamente. Andremo nelle scuole e incontreremo tutti i cittadini che vorranno essere con noi. Per avere un quadro completo, sentiremo i rappresentanti delle associazioni del territorio. Sarà un’attività che impegnerà la commissione per un arco di 5-6 mesi. Dopo di che predisporremo un programma di attuazione, non soltanto teorico ma sostanziale. Indicheremo  all’amministrazione comunale proposte per prevenire e contrastare la criminalità organizzata nella nostra città”


Da dove proviene, secondo lei, il pericolo maggiore? Droga, estorsioni, riciclaggio di denaro sporco, gioco d’azzardo, usura?


“Il pericolo maggiore che vedo in giro è la mancanza di cultura della legalità contro ogni forma di delinquenza. A esserne vittime in questo caso sono soprattutto i giovani che non hanno punti di riferimento. Se li lasciamo in questo stato, la colpa può essere solamente nostra. Senza strumenti, i giovani saranno la prima manodopera della criminalità organizzata. Quando le istituzioni non si fanno sentire, chi è in condizione di debolezza economica e psicologica si affida agli altri. Ritengo fondamentale adoperare tutte le azioni necessarie per sconfiggere l’abbandono scolastico. Non sto parlando di Rozzano in particolare, ma di tutto il Paese. Una educazione trainata soprattutto dalla scuola è capace di sconfiggere tutto il marcio che c’è nella società.”   

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